Conviene investire in ETF di economia circolare?

ASM SET 22/ott/2020
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L’anno scorso hanno annunciato il lancio del primo “ETF economia circolare”.

Ad occuparsene è stato BNP Paribas AM.

Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono un tipo di fondi che appartengono agli exchange-traded products, cioè alla macrocategoria dei prodotti quotati.

Il fine è di replicare un indice, detto benchmark (di riferimento) grazie a piccoli interventi.

Questo ETF economia circolare è stato denominato BNP Paribas Easy ECPI Circular Economy Leaders UCITS ETF e replica la cosiddetta composizione dell’indice ECPI Circular Economy Leaders Equity.

L’Exchange Traded Fund di economia circolare permette di investire nella performance di ben 50 società multinazionali, tutte ad elevata capitalizzazione.

Queste società, sono state selezionate sulla base della partecipazione attiva all’innovativo modello che si basa sul concetto di economia circolare e sui suoi principi.

ETF economia circolare: un fondo per investire sull’ambiente

Che cos’è l’economia circolare? Perché investire in ETF economia circolare?

Se non ne avete idea, vogliamo farvi sapere che su questo modello sono state fatte ricerche e scritti articoli. Uomini e donne hanno riempito libri sull’economia circolare e sui temi ad essa connessi.

In maniera molto sintetica, possiamo dire che l’obiettivo fondamentale, nelle storie di economia circolare, è quello di produrre beni e servizi in maniera sostenibile.

Andando un po’ a fondo, invece, possiamo parlare dello scopo più ampio: quello di rivedere radicalmente la selezione di materiali e relative maniere di utilizzarli.

La circolarità accompagna lo sviluppo delle aziende, delle città e delle persone, creando vantaggi sociali, ambientali ed economici.

Il sistema circolare pone limiti ben determinati sul consumo e tende all’eliminazione dello spreco delle risorse quali: materie prime, acqua, energia.

Infine, la produzione dei rifiuti è praticamente bandita perché la circolarità trae ispirazione dalla natura ed in natura non esistono rifiuti.

L’approccio circolare si oppone al modello lineare in cui produzione e consumo rimangono nello schema economico tradizionale: estrarre, produrre, consumare e smaltire rifiuti.

Protagonisti della transizione da lineare a circolare sono i cittadini, gli imprenditori e soprattutto le aziende.

Attualmente imprese e aziende sono spinte a trovare nuove soluzioni e ad attuare i principi dell’economia circolare per molte ragioni.

Oggi la tutela ambientale è una delle priorità politiche ed in termini di norme esistono nuove regolamentazioni, ma anche la sensibilità del “consumatore” a favore di atteggiamenti più responsabili muove la transizione in maniera sempre più determinante.

Non parleremo qui della crescente mancanza di materie grezze, questa scarsità di risorse rappresenta la motivazione più importante per i cambiamenti che si delineano a livello economico e produttivo.

Leggi anche: Rapporto sull’economia circolare in Italia 2020

BNP Paribas AM ed i principi di una nuova economia

A quanto pare, le priorità di BNP Paribas AM in riferimento agli investimenti sostenibili, sono perfettamente in linea con il concetto di economia circolare. Si tratta di

  1. transizione energetica
  2. sostenibilità ambiente
  3. pari opportunità sociali
  4. crescita equa

Sabrina Principi è la responsabile dello sviluppo per le questioni che riguardano l’ETF indicizzate per Italia e Spagna di BNP Paribas AM.

E’ lei a parlare di BNP Paribas AM come di una delle principali società nella gestione patrimoniale in Europa.

BNP Paribas AM offre ETF conformi ai principi ESG nei termini della sostenibilità dell’ambiente, della responsabilità sociale e per le buone pratiche nella gestione societaria.

La dottoressa Principi afferma che investire consapevolmente e fare scelte sociali responsabili sono le questioni centrali della strategia aziendale oltre a rappresentare un plusvalore per i clienti. Dice:

“BNP Paribas AM è stata la prima società di gestione a lanciare un ETF specializzato nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio, oltre 10 anni fa, e adesso punta ad ampliare ed innovare la gamma BNP Paribas Easy, basata sugli indici ESG, in settori ancora poco esplorati. Il lancio di questo ETF sul tema dell’economia circolare è pienamente in linea con tale obiettivo”.

Obiettivi dell’investire in ETF economia circolare

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Attraverso il fondo si punta a fornire una resa d’investimento attraverso la combinazione di:

  1. crescita del capitale
  2. reddito sulle attività del Fondo

Il Fondo rappresenta più o meno l’80% del patrimonio complessivo in titoli azionari, di quelle società che sul pianeta traggono benefici o apportano contributi allo sviluppo dell’Economia Circolare.

Il Fondo punta sugli investimenti che sono in linea con il concetto Circolare. Questo è stato stabilito dal Consulente per investimenti (CI) che ha comunque tenuto conto di adeguate fonti di informazione specializzate nel settore.

Inoltre, tenendo presente le definizioni del Global Industry Classification Standard, attraverso il Fondo non si sceglierà di investire in società classificabili in determinati settori. Per esempio:

  1. carbone
  2. materiali non rinnovabili
  3. esplorazione o produzione di gas/petrolio
  4. imprese integrabili negli stessi settori

L’Economia Circolare, come detto sopra, ha come scopo la riduzione dei rifiuti e attraverso il Fondo vengono supportati certi principi basilari.

Non si può prescindere dal considerare il ciclo di vita di materiali, neppure nel settore investimenti. Riprogettare prodotti e processi produttivi al fine di incentivare il riutilizzo ed il riciclaggio potrebbe diventare una mission anche per i mercati finanziari.

Rischi

Sappiamo che tutti gli investimenti nel mondo dei mercati finanziari comportano elementi di rischio.

Bisogna sempre investire nella consapevolezza del fatto che il valore degli investimenti ed il relativo reddito potrebbero variare. Quindi l’importo iniziale, in genere, non è garantito.

I fattori che influiscono su questo tipo di investimento sono più o meno gli stessi di tutti gli altri, quindi si tratta tanto delle news economiche e politiche, quanto delle pubblicazioni di utili societari o degli eventi sostanziali che possono coinvolgere le società.

In più la varietà delle società in cui il Fondo sceglie di investire potrebbe risultare meno diversificata rispetto ad altri fondi tradizionali.

La causa, è logico, risiede nei criteri selettivi applicati nella scelta dei titoli che ha lo scopo di soddisfare e supportare il modo in cui funzionano “i sistemi” dell’Economia Circolare.

Dunque, sappiamo che le società dedicate alla Circolarità sono coinvolte nelle questioni legate alla sostenibilità ambientale, al tema delle imposizioni fiscali, la legislazione, il prezzo, l’offerta e la concorrenza.

Quello che viene consigliato agli investitori è di considerare il Fondo come una parte importante nella loro strategia generale, sicuramente ampia e diversificata.

Leggi anche: Economia circolare pro e contro: un’analisi obiettiva

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