Efficientamento energetico: significato e valore

ASM SET 22/mar/2021
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Il termine “efficienza” definisce l’abilità di essere funzionali e rispondere ai propri scopi nel pieno delle possibilità esistenti. Posto questo, cosa possiamo intendere per “efficienza energetica” o efficientamento energetico?

Nello specifico settore dell’ingegneria energetica, l’efficienza riguarda la possibilità di un sistema fisico di ottenere un certo risultato, sfruttando meno energia rispetto ad altri sistemi, definiti “a minor efficienza”.

Se ci riferiamo a macchine, apparecchi, edifici, case o aziende da mettere in condizione di funzionare al meglio a livello energetico, la conseguenza dell’efficientamento è che il rendimento aumenta. E consente: risparmio dell’energia e riduzione dei costi.

Anche nel linguaggio economico, l’efficienza è la condizione di massima produttività con minori “costi” possibili.

Qui, naturalmente, parliamo di costi che pesano sulla bolletta ma anche sul pianeta.

Tanto nei complessi industriali, quanto nelle attività commerciali o nelle proprie abitazioni, l’efficientamento energetico consiste in un insieme di interventi finalizzati a contenere i consumi energetici. Ottimizzando il rapporto tra fabbisogno e livello di emissioni.

Adottare le migliori tecnologie e alcuni semplici trucchetti, mettere in atto un comportamento consapevole e responsabile nell’uso dell’energia, significa educare noi stessi all’efficienza.

Una parte essenziale della nostra vita.

Questo implica uno sfruttamento più razionale delle nostre risorse, eliminando gli sprechi causati dal funzionamento e da una gestione non ottimali.

Oggi l’efficientamento energetico non viene riservato o predisposto solo per specifici settori, tutt’altro.

La sua validità è fondamentale per tutti ed in qualsiasi luogo. E visto che può essere realizzato ovunque è diventato il primo step da adempiere nei luoghi in cui l’energia non rinnovabile viene “bandita”.

Eliminare sprechi, risparmiare, ridurre l’impatto umano, limitare le emissioni dell’energia non rinnovabile che alterano il clima: è tutto nello stesso calderone, che prende il nome di “efficientamento energetico”.

Efficientamento energetico: edifici e illuminazione (non solo) pubblica

Le pubbliche amministrazioni, come al solito, si trovano a svolgere un doppio ruolo nell’ambito dell’efficientamento energetico: consumatore e modello.

Consumatore in quanto, come qualsiasi cittadino, un’amministrazione necessita di energia per svolgere le sue attività.

Modello perché mettendo in atto le migliori strategie, può trainare gli altri, ovvero la popolazione.

Apriamo una piccola parentesi: l’energia è essenziale, lo sappiamo tutti. Quello che a volte ci sfugge sono i fatti e i dati legati alle nostre risorse. Per esempio, sapevate che..

  • il settore degli edifici e delle costruzioni è responsabile del 30% del consumo finale di energia? Che si traduce nel 40% delle emissioni di C02
  • in Indonesia hanno risparmiato un totale di 3,3 miliardi di dollari sulle bollette elettriche nel 2016? Quando il governo ha incoraggiato il passaggio alle lampadine a risparmio energetico. Con i tassi di adozione dei LED, oggi, risparmierebbero circa 560 milioni di dollari ogni anno
Lampadina ad incandescenza. Meglio sostituirla il prima possibile con lampade a LED.

Oltretutto, ci troviamo in un momento storico in cui tutto risveglia e fa crescere nella nostra mente la coscienza ambientale.

Tornando al dunque, da una piccola realtà come quella degli enti pubblici, può derivare un effetto incredibile.

Ecco che entra in gioco la direttiva dell’Unione Europea 2012/27 riguardante l’efficienza energetica. Questa stabilisce nuove norme ed impegni per gli enti pubblici, prevedendo che ogni Paese membro debba elaborare ed attuare un piano di efficientamento degli edifici.

In relazione al settore dell’illuminazione, poi, oggi uno degli ambiti che hanno maggior peso nella spesa energetica pubblica, molto spesso a consumi eccessivi non corrisponde adeguata qualità.

Quindi, è stato appurato che: tramite la progettazione di nuovi impianti di illuminazione e la riqualificazione di quelli preesistenti è possibile ottenere miglioramenti in termini di prestazioni ed efficientamento energetico.

Alcuni cambiamenti “energetici” nel nostro Paese

In Italia, i commi da 697 a 700 dell’art. 1 della L. 205/2017 prevedono che:

  • entro il 31/12/2022, gli Enti locali promuoveranno la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di adeguamento normativo sugli impianti di illuminazione pubblica di proprietà
  • gli interventi devono consentire di ottenere, entro il 31/12/2023, una riduzione dei consumi elettrici per illuminazione pubblica pari almeno al 50% rispetto al consumo medio (calcolato negli anni 2015 e 2016). Mediante il ricorso a tecnologie illuminanti che abbiano una emergenza luminosa almeno pari a 90 lumen Watt (Im/W)

Efficientamento energetico: casa

Grazie al risparmio che ne deriva e alle alte prestazioni garantite, l’efficientamento energetico gioca un ruolo fondamentale anche nella “piccola realtà” dei privati cittadini.

Qualche altra curiosità per voi sul tema dell’energia:

  • le lampadine a LED sono le più efficienti e usano circa il 90% in meno di energia rispetto alle altre lampadine. È possibile risparmiare oltre 100 euro sulle bollette energetiche nel corso della vita della lampadina
  • ogni anno, 171 kg di CO2 vengono rilasciati nell’atmosfera solo lasciando accese le luci non necessarie/non utilizzate nelle nostre case e uffici
  • solo il 5% dell’energia prelevata da un caricatore del cellulare viene utilizzata per caricare il telefono. I caricabatterie usano energia finché sono collegati a una fonte di alimentazione, quindi il 95% dell’energia viene sprecata.
  • circa il 30% della bolletta energetica di una famiglia media è costituito da energia sprecata. Le finestre, le porte…i caminetti non sigillati correttamente, causano la fuoriuscita di calore attraverso le fessure

Sono sempre di più le famiglie che pongono attenzione verso questi temi e che si stanno dotando di sistemi basati sullo sfruttamento dell’energia rinnovabile o a basso consumo.

L’efficienza energetica, combinata a sistemi di produzione da fonti rinnovabili consente di ottenere i migliori risultati.

E poiché l’efficientamento, è inutile sottolinearlo, permette di risparmiare praticamente da subito, proprio questo risparmio consente di accelerare l’introduzione di fonti di energia rinnovabile, compensando i costi iniziali.

Alcuni utili accorgimenti possono determinare l’efficienza energetica delle nostre case:

  • l’installazione di pannelli solari
  • la sostituzione degli infissi
  • la sostituzione di termosifoni vecchi, per esempio con i termocamini
  • il montaggio di caldaie a condensazione
  • le opere di coibentazione
  • l’istallazione di pompe di calore
  • la sostituzione delle lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo (LED)
  • la scelta di impianti di climatizzazione ed elettrodomestici che garantiscano un certo livello di efficienza

Efficientamento energetico: normativa per il risparmio (anche) economico

Per gli interventi di riqualificazione e le ristrutturazioni a fine energetico il Ministero dello Sviluppo Economico prevede il riconoscimento di alcuni incentivi:

Detrazioni fiscali. Le detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico degli edifici possono arrivare fino al 75%. Per questo tipo di detrazioni fiscali si parla comunemente di “ecobonus”.

Conto termico 2.0. Rivolto a pubbliche amministrazioni, imprese e privati, permette di promuovere l’efficienza energetica privilegiando la produzione di energia rinnovabile

Certificati bianchi. I certificati bianchi sono noti più propriamente come Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e sono titoli che certificano il risparmio energetico. Sono un forte incentivo a ridurre i consumi energetici da parte dei distributori di energia elettrica e di gas naturale. Si individuano bonus per le società che abbiano conseguito alcuni obiettivi di risparmio energetico.

Il risparmio è espresso in TEP, Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate. I certificati bianchi riguardano quattro tipi di interventi: risparmio di energia elettrica, di gas naturale, risparmio di combustibili per autotrazione e risparmio di altri combustibili non per autotrazione.

Efficientamento energetico: interventi piccoli e grandi

Spesso i termini risparmio ed efficientamento energetico vengono confusi. È vero che vanno di pari passo, ma non sono la stessa cosa.

Per risparmio energetico intendiamo la messa in atto di tutta una serie di interventi che hanno come obiettivo quello di ridurre il consumo dell’energia. Ridurre, senza evitare lo svolgimento delle diverse attività quotidiane.  

Non necessariamente però, questi interventi, hanno come conseguenza una completa efficienza nell’uso dell’energia.

Quando parliamo di efficientamento energetico ci riferiamo soprattutto agli obiettivi dell’Agenda 2030, che, come abbiamo visto, non sono così lontani dalle nostre vite.

Ci riferiamo ad un discorso ampio che comprende l’energia circolare (nell’eliminazione degli sprechi) e l’energia sostenibile, da supportare per il futuro di tutti.

energia-sostenibile-bologna

Ci sono molteplici modi per ridurre la propria impronta di carbonio, ma l’efficienza energetica non è un tema abbastanza valorizzato, generalmente.

Forse non è così “divertente” come comprare una macchina nuova. Diventare efficienti dal punto di vista energetico è più come essere un eroe silenzioso, che lavora per il proprio bene e per quello del pianeta.

Calcolare il personale consumo di energia (e la produzione di gas nocivi)

Il settore dell’elettricità è il maggior contribuente alle emissioni di gas serra.

La combustione di carbone, gas naturale o petrolio, per produrre energia e calore, generano anidride carbonica (CO2) e metano (CH4), tra altri gas che sono in concentrazioni minori.

La CO2, con la sua concentrazione atmosferica di oltre l’80%, è il maggior responsabile del riscaldamento globale.

Facciamo un rapido calcolo

Il kWh è un’unità standard usata per misurare l’energia. Poiché l’energia è la potenza moltiplicata per il tempo, se usiamo 1kW di potenza in 1 ora o 100 watt in 10 ore, il consumo totale di energia sarà 1 kWh.

Ogni grammo di combustibile fossile bruciato per produrre energia emette CO2 per circa 1kg/kWh quando si usa il carbone e più o meno la metà quando si usa il gas naturale.

Quindi, ogni volta che si lascia una lampadina da 100W in funzione per 10 ore, due volte su tre viene rilasciata nell’aria almeno mezzo chilo di gas CO2.

Vogliamo moltiplicare questo per il numero di case in Italia?

No. È stato dimostrato che è difficile immaginare grandi numeri, spesso non ci rendiamo conto della loro intensità.

Ma sicuramente possiamo immaginare una nuvola nera sopra la nostra casa che pesa ogni giorno di più.

Immaginiamo quella nuvola che diventa sempre più grande e si somma a quella del vicino. Sapendo che la CO2 ha una lunga vita, comprendiamo che se non ci diamo da fare questa grande nuvola nera rimarrà sopra la nostra casa per tutta la vita.

Efficientamento energetico e collettività

Ma dove troviamo il tempo per occuparci del pianeta? Quali sono i cambiamenti facili per diventare efficienti dal punto di vista energetico?

Alcune trasformazioni nello stile di vita sono molto semplici da attuare e possiamo andare molto lontano nel ridurre la quantità di CO2 associata ad essi.

Climatizzatori. Una tipica unità da 3,5 kW, anche con il modello più efficiente, può consumare fino a 28 kWh in un giorno se si usa 24 ore. Questo significa accumulare tra i 14 e i 28 Kg di gas CO2 nero sopra la casa ogni giorno.

Spegnere il condizionatore quando si esce è il modo meno invasivo per ridurre l’impatto. Se possibile, bisogna cercare anche di mantenere le temperature vicine a 18° durante l’estate e 25° in inverno per ridurre il consumo di energia.

Lavaggio. Una tipica corsa di 1 ora della lavatrice e dell’asciugatrice possono consumare tra i 2-6 kWh di energia. Ovvero tra 1 e 6 chili di nuvola nera di CO2 sopra casa ogni volta che facciamo il bucato.

Supponendo 6-8 carichi di bucato per una famiglia tipica in un mese, anche se si fa solo 1 corsa in meno ogni mese, vuol dire il 10-20% di diminuzione nella nostra emissione di CO2 correlata.

Illuminazione. Varia molto dal tipo di lampadina usata. Con dieci lampadine a incandescenza da 100 W in casa, che rimangono accese per 8 ore ogni giorno, sono 8kWh o tra i 4 e gli 8 chili di CO2 emessi ogni giorno. Tuttavia, sostituendo con dieci LED da 15W che rimangono accesi per 8 ore ogni giorno, sono 1,2 kWh.

Abbiamo già detto che sostituire le normali luci di casa con i LED può ridurre le relative emissioni di CO2 dell’80%?

I vantaggi dell’efficienza

Forse l’efficientamento energetico non ottiene il credito e la popolarità che merita. In realtà a livello individuale, è una delle cose più logiche che possiamo fare, soprattutto per ridurre immediatamente i livelli di CO2.

Se prendiamo il recente lockdown dovuto alla pandemia, come indicatore, ci ricordiamo che tutti siamo stati costretti a usare meno energia e ne abbiamo beneficiato sotto molti punti di vista.

Il coronavirus ha fatto calare del 7% le emissioni.

È chiaro che l’impatto collettivo nella riduzione di abitudini eccessivamente impattanti può essere strategico.

Collaborazione e collettività, le chiavi sembrano proprio queste.

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